Emergenza Covid-19, l’appello di Spi Cgil Fnp Cisl Uilp Uil Palermo “Chiediamo l’intervento di tutte le istituzioni preposte, affinché ci sia un monitoraggio sulle reali condizioni delle strutture che ospitano anziani dopo il caso del comune del palermitano”

“Quanto accaduto nella RSA di Villafrati e le devastanti conseguenze che si sono già prodotte, soprattutto per gli anziani ricoverati, ma anche in danno degli stessi operatori della struttura, rischia realisticamente di replicarsi in analoghe strutture dell’area metropolitana di Palermo” . Lo affermano in una nota i segretari generali di Spi Cgil Palermo, Fnp Cisl Palermo Trapani e Uilp Palermo Concetta Balistreri, Rosaria Aquilone e Alberto Magro, i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. “Non è difficile immaginare che situazioni di grave e pericolosa difficoltà generale possano esserci proprio nei centri che accolgono un grande numero di anziani come le RSA, le case di riposo, le strutture di accoglienza pubbliche e private, accreditate e non. Per questo – aggiungono i segretari – è necessario l’intervento di tutte le istituzioni preposte, dalla Prefettura, all’Asp, ai Distretti socio-sanitari, alle amministrazioni locali, affinché ci sia un monitoraggio sulle reali condizioni di queste strutture, dove la vita di comunità accelera il contagio, esponendo a maggiore rischio, soggetti già particolarmente vulnerabili”. Il Prefetto di Palermo ha già assicurato a Cgil Cisl Uil di avere un attenzione particolare proprio per una sanificazione complessiva di queste strutture, sia pubbliche che private. I sindacati concludono: “Sarebbe auspicabile un tavolo di confronto tra tutte le istituzioni affinché gli interventi siano certi e immediati, per evitare quella che potrebbe diventare una strage silenziosa. E non vanno dimenticati, tutti gli altri anziani che vivono da soli e per i quali bisognerebbe attivare servizi sociali supplementari ed aggiuntivi, in un momento come questo, per sostenerli nei bisogni quotidiani (spesa, farmaci, pasti, pensione ecc…) evitando che si debbano esporre a possibili contagi, pericolosi per la loro vita”

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