Pensionati, parte la mobilitazione nazionale dal 9 maggio. Il primo giugno a Roma per “protestare contro la totale mancanza di attenzione da parte del governo nazionale”
“Cosi i pensionati siciliani non possono andare avanti, sono il sostegno per tante famiglie eppure il governo nazionale sembra non tenerne conto, va avanti penalizzandoli come dimostra il taglio delle rivalutazione delle pensioni”. Cosi Alfio Giulio segretario generale Fnp Cisl Sicilia ha aperto i lavori del consiglio generale del sindacato regionale dei Pensionati della Cisl che si è svolto all’Nh hotel di Palermo, alla presenza del segretario generale nazionale Gigi Bonfanti e del segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio. Tutto in vista della mobilitazione nazionale unitaria dei sindacati dei Pensionati di Cgil Cisl Uil che partirà il prossimo 9 maggio con tre assemblee nazionali a Padova, Roma e Napoli e una manifestazione nazionale il 1° giugno in piazza del Popolo a Roma per “protestare contro la totale mancanza di attenzione nei loro confronti da parte del governo nazionale”. “Dalla Sicilia saremo in tanti, torneremo a chiedere l’attenzione dell’esecutivo nazionale, ma non solo, anche in Sicilia ci sono troppi disservizi nel settore della sanità con le lunghissime liste di attesa per esami e visite mediche, e scarse politiche sociali che non riescono a soddisfare tutte le esigenze dei non autosufficienti”, afferma Giulio.
Secondo dati Istat discussi durante il consiglio generale, a livello nazionale e regionale negli anni, infatti, cresce il numero di anziani non i autosufficienti ospiti di presidi residenziali collocati nelle fasce d’età più elevata. In Sicilia nel 2015 gli ospiti di strutture sono stati 2350 dei quali 931 non autosufficienti, contro i 2044 e 734 del 2011 (fascia di età fra i 65 e i 74 anni), per la fascia di età fra i 75 e i 79 i non autosufficienti sono stati 1.111 rispetto ai 1028 del 2011, mentre nella fascia di età fra 80 e 84 anni, i non autosufficienti sono 2.003, contro i 1,375 del 2011. In Sicilia quindi dal 2013 al 2015 è crescita la percentuale di ospiti ultrasessantacinquenni nelle strutture a basso e ad alto livello di assistenza sanitaria. Di contro però diminuisce la spesa sostenuta dalla Regione per l’assistenza, quasi 44 milioni di euro contro i 55.690.531 del 2013. Il rapporto tra la spesa regionale per LTC (cure a lungo termine) degli anziani e la spesa sanitaria regionale, nel 2015 in Sicilia è il 2,0% e questo valore rispetto al livello di incidenza della popolazione anziana sul totale (poco più del 20%) è fra i più distanti nel confronto fra le varie regioni d’Italia. “Una realtà che fa comprendere quanto ci sia ancora da fare sul fronte delle politiche sociali e sanitarie della nostra regione, servono servizi più efficienti, più presenti sul territorio anche nelle zone periferiche. Di questo vogliamo parlare anche con la Regione siciliana” spiega il segretario generale Fnp Cisl Sicilia Alfio Giulio. “I provvedimenti devono essere più efficaci. Questo per noi sarà terreno di impegno e di battaglia”, aggiunge Giulio. Sulla non autosufficienza fra le richieste del sindacato dei Pensionati c’è anche una legge nazionale sul settore, la definizione dei livelli essenziali per la non autosufficienza , l’aumento delle risorse e la ricomposizione della frammentarietà degli interventi . Secondo il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio “Serve un confronto serio sulle questioni che riguardano i pensionati del nostro Paese, a partire dalle modifiche necessarie alla Legge Fornero, riprendendo quel tavolo di trattativa con il governo nazionale precedente . Ma serve ancora di più discutere delle esigenze dei nostri pensionati nella nostra regione, qui la povertà è più pressante cosi come il livello di disagio sociale, programmare politiche sociali e sanitarie più adeguate anche nelle zone periferiche, è un dovere delle istituzioni regionali, bisogna pensare a chi, come i nostri pensionati, sostengono le famiglie da sempre, sopperendo con i propri mezzi a difficoltà di ordine economico e sociale”. A concludere i lavori del consiglio regionale Fnp Cisl Sicilia, il segretario nazionale Gigi Bonfanti.
“Il governo deve ascoltarci – commenta Bonfanti – non può andare avanti da solo su temi così delicati. L’unica misura messa in campo finora è stata quella del taglio della rivalutazione, che partirà dal 1° aprile, e a cui si aggiungerà un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi”. “Bisogna intervenire sul fronte delle tasse, dato che i pensionati pagano in misura maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti, e soprattutto sulla sanità, sull’assistenza e sulla non autosufficienza, servono risorse e una seria programmazione che elimini la frammentazione. Per tutto questo scenderemo in piazza per dire che siamo stanchi di tutte queste disattenzioni” . Durante i lavori è stata eletta la Coordinatrice Donne della Fnp Cisl Sicilia, Giovann Badalamenti.