Pensioni: Ganga, “Quota 100 non è stato un insuccesso. Ora introdurre flessibilità nell’accedere alla pensione”
“Quando inizia a scadere il tempo per quota 100 ecco che inizia il “balletto” delle cifre e si assiste ad un triste gioco al rialzo”. Lo sottolinea il Segretario Confederale Cisl, Ignazio Ganga. “Ciò che bisogna dire, in realtà, è che l’INPS oggi ha confermato anche per il 2021 che le domande di pensione quota 100 sono state molto meno del previsto, confermando che i costi della misura sono decisamente inferiori rispetto alle quantificazioni iniziali. Questo però non significa insuccesso, come qualcuno insiste nel sostenere, ma semplicemente che le persone quando decidono di andare in pensione cercano di valutare con attenzione costi e benefici. Per tale ragione introdurre la flessibilità nell’accedere alla pensione è importante. Così come è fondamentale riformare il sistema correggendone gli aspetti più critici che sono stati descritti dalla piattaforma sindacale unitaria: pensione di garanzia per i giovani, tutela della pensione delle donne e dei lavoratori che svolgono attività gravose e usuranti insieme a quelli fragili. Andranno rafforzate, altresì, le adesioni fra i lavoratori della previdenza complementare. Quanto alle pensioni in essere, occorre garantire assegni adeguati che recuperino il potere di acquisto perduto in questi anni in particolare nella fascia di reddito medio bassa per la quale proponiamo il rafforzamento dell’importo e l’allargamento della platea dei percettori della quattordicesima. Sono aspetti molto delicati, ed è per questo che la CISL vorrebbe un confronto vero e risposte dal Governo, evitando di lasciare il tema ad una quotidiana girandola di numeri. L’esigenza di rafforzare il terreno della previdenza è quindi quanto mai necessario e urgente per far fronte alle esigenze di protezione sociale sempre più pressanti, evitando di far correre il rischio per troppe lavoratrici e lavoratori di far aumentare il divario fra chi potrà permettersi, in futuro, un tenore di vita dignitoso e chi no”.